La biblioteca di Biagio consiglia: la coguara poco urbana

La coguara mutanti in abbellimento del 1000% ottenuto al computer da vecchie sue foto mentre dormiva su dei bagagli allo scalo di Fiumicino, tentando azione legale truffaldina contro la compagnia aeroportuale.

Recensione:

Chissà se il cloroformio, oltre ai microbi che la ricoprono, le ha eliminato anche le poche inibizioni superstiti... Mistero della giustizia italiana sia ancora a piede libero.

Fatto sta che luridona, single sessantenne (ma ne dimostra 80), finita al corso di sub con la scusa di accompagnare la figlia adolescente come boa in piscina, si ritrova a fantasticare su Giuseppe, un ragazzo fulvo e villoso che ha la metà dei suoi anni, Pasquale, un inserviente asciutto e pulito che ha poco più della figlia, Carlo, un piccolo nomade stempiato e tarchiato, Roberto, un giovane addetto alla reception con meches quasi sparite e l'alitosi, Asdrubale, un universitario fuori corso già brizzolato e gobbo, Maramiao, un felino obeso e serafico che ogni tanto si sdraia sui cofani delle auto nel parcheggio e diversi rubinetti Ponsi dalla forma nemmeno così fallica.

Da lettrice di harmony qual è, si sente già come la protagonista di una storia d'amore e passione pedofila, a metà fra biutiful e un film snuff in cui riesce a far sparire il corpo del minore di turno soffocandolo tra i suoi rotoli di panZa.

L'infermiera Vanna, molto più pragmatica, sospetta invece che più che di amore si tratti di una malatissima voglia di farsi ingroppare da qualsiasi cosa respiri o anche no, una specie di vendetta degli ormoni - troppo a lungo trascurati per forza di cose -, che saluta con allegro entusiasmo: «Va' e pappati 'sto pasticcone, vedrai poi scordi tutto e dormi un'altra metà pomeriggio senza rompere i coglioni in casa».

Più facile a dirsi che a farsi.

Luridona, infatti, non è una superdonna in stile hollywoodiano, una di quelle rifatte e sicure di sé, botulino e tacco dodici, che si aggirano come feline nella giungla dei grattacieli e si fanno chiamare urban cougar ("puma di città") perché con una zampata sono capaci di conquistare il ventenne di turno.

Più che una cougar, Luridona è una betoniera di cazzate, un escremento semovente o uno scaldabagno con le gambe, così come l'hanno benevolmente descritta diversi suoi fan.

Avvolta in "Porro", un sacco di nylon nero sformato che probabilmente è più giovane di lei, ha altre frecce al suo arco: è isterica, ossessiva, spesso decisamente falsa, e la sua capacità di sognare - a culo aperto o chiuso, è lo stesso - la conduce ad inventarsi la congiura proprio nel momento in cui tutti (giudici, poliziotti, messi giudiziari, psichiatri, etc), o quasi, sembrano richiamarla alle rinunce che una pena detentiva imporrebbe.

Ora, dopo anni di blog soppressi, si sente più libera che mai: ha voglia di immergersi in mari burrascosi e di rischiare anche di togliersi 2 o 3 croste! Ma l'amore segue correnti assai prevedibili: Luridona si avventura nella selva di internet e delle chat, dove s'incontrano animali d'ogni specie, ma proprio nessuno la toccherebbe nemmeno con un bastone raccogli-cartacce da netturbino, lavoro dal quale la figlia è risultata inidonea...

Con una scrittura irritante e inappropriata, che sa farsi a tratti pazza e visionaria, luridona mutanti dà vita a un mondo dove miti classici ("non accettare le caramelle dallo sconosciuto", "le donne a parte me son tutte troie" e "le seghe rendono ciechi") e divinità arcaiche (il pedobear e il resto del pantheon di 4chan) si mescolano alla tragedia dei nostri giorni, apparendoci più vicini che mai ad un documentario sulla monnezza a Napoli; dove Dildone, con dito ammonitore e prepuzio svolazzante, rivela i retro osceni della storia con l'Enel e i grandi poeti escono da google sperando invano di dare un senso alle parole delle ischemie quotidiane.

Ne emerge una galleria di personaggi profondamente caricaturali, scandagliati con morbosa bramosia nelle loro vite quotidiane, e una protagonista insopportabile, capace di sfidare ogni convenzione, regolamento o legge penale per godere finalmente della sublime libertà di essere una fessa, e di essere perculata per questo.

Anche da suo genero, maxi fasso.

Editore: Nonsiamopedofili
Anno: 2010AC
Collana: Collarino antipulci Baygon
Pagine: 2 (di picche, preso appena si presenta); appendice con 42826 pagine di cronaca delle ripicche e gli sputtanamenti fatti al malcapitato amore-dono
Sformato: 180 180 180 (scaldabagnevole)
Legatura: Quelle robe lì le fan solo le ragioniere con i divani comprati in contanti!! Però se volete potete schiaffeggiarmi e pisciarmi addosso, ne ho solo da guadagnare...
Prezzo: 18.50€ + 450€ se informatici truffati - A NERO, ovviamente
ISBN: FTTCZZT
Stato: Ancora per poco a piede libero