Sassolini della baraccopoli...

adminkia on Dic-6-2009

Oggi si è tenuta la consueta annuale mostra espositiva dei Minerali raccolti presso la baraccopoli di Via Apuleio a Roma. Splendida, con dozzine di senza tetto che sono principalmente artisti e non semplici barboni. In molti casi ti raccontano di aver passato metà della vita in Giappone dove avrebbero dovuto sposare la principessa... poi si stappa un cartone di ronco, così la visita diviene istruttiva oltre che divertente.

La geologia mi ha sempre interessata sin da quando da bambina hanno iniziato a tirarmi le pietre per sfuggire il mio puzzo... poi ho una discreta sensibilità agli impercettibili movimenti della crosta terrestre, soprattutto quando mangio fagioli alla mensa caritas. Per non parlare poi del fatto che di croste me ne intendo, essendone ricoperta. Per questa mia prerogativa le aree sismiche italiane mi sono interdette in modo di scongiurare falsi allarmi. Alcune delle mie teorie sul grande Jurgen Klinsmann che provocò lo tsunami furono derise anche sui forum di “Gaia”, in esse sostenevo che lo tsunami fosse un pedopornonichilista di 31 anni residente a Milano, ma nato a Viareggio.

Il collezionismo dei minerali è, con quello delle brutte figure e la diffamazione di innocenti, uno dei miei passatempi preferiti, ma pur trovando affascinanti le coloratissime varietà di calcedoni e altre pietre preferisco i fossili, li trovo più vicini al mio stagionato io. L'ultima volta che ho copulato queste piccole ammanniti e/o trilobiti i cui nomi ho trovato su google a fianco alle immagini, erano ancora vivi. Da questo passai alla passione con le conchiglie (altresì dette "sospensori"), ancora ragazzina, regalai la mia intera collezione a Ponzio Pilato, conservando per me solo due esemplari tra i primi lanciatimi: un sasso a forma di fallo e uno a forma di pene. Oggi passo il “testimone” alla prole.

Mi riprometto inoltre di portare la famigliola in visita al Museo Mineralogico e Pedografico dell’Università La Sapienza, visto che lì a fianco c'è l'unico self service di sigarette della zona e spesso ci lasciano pure gli spiccioli del resto. Ce ne sarebbe uno anche al Collegio Nazzzzzzareno, ma credo che gli spiccioli li prenda già il mio amico Ahmed, che rispetto anche se negro di colore perché sono cazzolica di sinistra e si vede lontano un miglio!

Al museo pedopornografico siamo andati recentemente, mentre all’Osservatorio guardonomico e all’annesso Museo Pozzi-Ciccioliniano manchiamo da parecchio, almeno da due o tre bagni antiparassitari fattimi per l'occasione di alcuni TSO, e dire che vennero senza “l’appuntamento”. È presto invece per i Musei archeologici romani, come il Museo Barracco, i Musei videopokeriani, il Museo Lambrusco, eccetera... Ho troppi amici sepolti lì... e poi rischio di cedere alla libido con tutte le possibili visite scolastiche (carne freschissima), manco si possono più fare foto in santa pace ai ragazzini a scopo di "indagini", tzk!

Concludo con una frase sentita oggi dal mio amico Piero Marazza detto il trucido:

“Attenzione! Te amputo la mano se nun me la toji dar pacco”,

Che tradotto vuol dire:

“Ti voglio come un pazzo, Luridona”…

Lu’