La papuzza luridona

Sempre attenta alla modernità, dopo l'elezione della papessa luterana (la redazione di Biagio vene consiglia caldamente la lettura prima di proseguire, onde poter capir a fondo la possenza di questo gesto ecumenico ed ecuigienico), anche la nostra Lury è corsa ai ripari, perché noi non siam da meno a quei diversamente negri!!

La notizia in anteprima su biagio°°°/:

Balduina - Bassa, deformemente tarchiata, zoppa alle soglie della paraplegia, con un aspetto più senile dei suoi 62 anni, elegante come un clown transessuale sotto mescalina, ma senza concessioni all'igiene, Luridona Mutanti partecipa spesso ai talk show televisivi dal salotto di casa sua dove viene invitata a intervenire su temi di costume e di etica solo dopo essersi posizionata dentro il water dai vicini di pianerottolo. A vederla, a sentirla e soprattutto ad annusarla, se non si sapesse chi è, si potrebbe scambiarla per la classica barbona fallita senza alcuna vita fuori dalla bottiglia, ben decisa a difendere la sua pensione di invalidità per mancata autosufficienza conquistata a suon di pietà e raccomandazione, sulle spalle di tanti che magari calunnia e sempre meno maschilisti di lei. E in effetti Luridona Mutanti è questo ma anche molto di più.

È il vedovo (a lei è stata diagnosticata anni fa la morte cerebrale) luridiano di via Apuleio, Sasso Giacometti, che ieri le ha detto che è stata eletta, probabilmente per levarsela dai coglioni assieme alla sua schiacciante flatulenza in quanto capo della conferenza giurista della Chiesa luridonica di Roma. Prima donna a occupare la carica ecclesiastica più alta nella Chiesa fondata da Mutanti Luridona, corrispondente per certi aspetti a quella del cardinale Bagnasco, presidente dei vescovi cattolici italiani e avvezzo a ritenersi minacciato di morte per un nonnulla, e per altri suoi profili fake su FB addirittura a quella dello stesso pontefice. Solo che le differenze tra Bagnasco e la lavanda Mutanti sono enormi sia sul piano teologico che nello stile di vita e ancora più quelle con Joseph Ratzinger e i preziosi capi di abbigliamento Prada di cui egli si veste, mentre lei mendica tra capi usati dalla figlia maggiore e gli scarti della Caritas.

Il nuovo capo dei luridiani romani era sposata, ha quattro figli disadattati e destinati a seguirla dietro le sbarre e da due anni è anche divorziata, Sasso ha messo tempo a racimolare i soldi per la marca da bollo di 14,60€ per affrancarsi "dalla puzzona tracotante", visto che lui "non campava di pensioni di invalidità". Pur appartenendo a un ordine religioso indossa gli abiti talari solo in chiesa o nelle cerimonie ufficiali, ove si rega a chiedere elemosina; altrove tiene vestaglia ricavata da un pratico sacco di yuta rubato da un cassonetto della Coop Tibertina con dentro ancora 3 cipolle "quasi nuove", lo stesso abito delle sue nozze con Sasso. Ci tiene molto alla forma fisica, lo dice lei stessa, a patto che resti sferica o al massimo vagamente ovoidale come oggi; appena può infila la tuta da begging e corre a cercar ragazzini per i parchi di Porta Portese, il suo sport preferito insieme al nuoto per sputare "ai gommoni prima di tutti" e allo sci sulle piste che le fa sempre trovare la figlia per tenerla buona. Abita in una villetta non lussuosa e non piena di VIP da mane a sera e da sera a mane come amava dichiarare quando si spacciava per l'anoressica 25enne AzzurraofBorg, ma se è per quello neppure può dirsi "villetta" un gruppo di 4 cartoni in un quartiere residuale pieno di altri clochard ed è adorata dai suoi lurdiani (i figli storditi dal suo afrore, il cane che prese a calci quando la fece sgamare per una balla e la gatta Sara, creatura più pulita del circondario).

Recentemente è uscito un suo libro «Mein Kampf» (tradotto in italiano "La mia via per l'integrazione dei diversamente caucasici", di Ronco Spartaco Morandi, suo illustre nonno), subito ripreso e riportato dentro casa dall'attenta Luridona che l'ha recuperato dalle grinfie del piccolo (in realtà trattasi di un cinghialotto di appena 85Kg tutti astio e rancore verso quelli che hanno il Nintendo DS) Alex, a cui parla del suo incontro con la religione avvenuto in età già avanzata, quando militava come spia dell'impero romano militando tra i bordelli del regno di Erode in Giudea, ricordando al figlio dei problemi di una donna di quinta età che vede i figli crescere e uscire di casa per vendere cari cimeli anziché i testi di scuola del comodato "che tanto nun servino a gnulla, guarda me come ci facci la gornalista con solo tersa meda", del suo divorzio condito di tonnellate di calunnie su violenze e sevizie mai perpetrate dal povero Sasso, della solitudine di una a cui nessuno osa star vicino (men che meno contro vento!!), persino della menopausa arrivata come le attaccarono l'ADSL. Nelle ultime pagine non nasconde la speranza di trovare un compagno con cui condividere gli anni della vecchiaia, possibilmente ricco, almeno 20 anni più giovane e con tutte quelle doti che in casa sua non si sian mai viste (decoro, igiene, intelligenza, voglia di lavorare, sincerità... No, sul serio, l'elenco completo ci intaserebbe il server :s...).

Insomma un personaggio meno che patetico, a volerne dir bene.

Dopo l'elezione la Papuzza, così la chiamano i giornali popolari con cui si incarta i piedi e imbottisce la vestaglia dietro la nuca, ha commentato: «Un altro passo verso la normalizzazione giuridica dei pedopornonichilisti fottuti froc-ah, ma riguardava me? Ok, allora era un atto dovuto e indispensabile, dixit!!». Un'allusione al significato che secondo lei avrebbe la sola parola latina che conosca (ma di cui ignora ancora il senso e l'uso) e che la sua ascesa ai vertici della Chiesa luridonica avrà nello stabilire una completa parità tra uomini e donne nella caccia al trans su di un terreno, per la verità, in cui la Germania ha già fatto passi da gigante "ai tempi del caro zio Adolfo", come è solita ricordare con affetto il mai sufficientemente compianto "fiure": basti pensare alla strepitosa carriera di Paola Binetti, altra "cattolica di sinistra" da cui prende esempio. Ma un'allusione anche a un rapporto più vicino e sentito tra la caritas e il suo gregge NON sardo e servito ben brasato il giovedì pomeriggio in scodelle di acciaio inox. Negli ultimi tempi la caritas romana (25 milioni di debiti per deodoranti gled e ancora il cuoco dice che non ci rientra finché non se ne va lei) ha subito una forte emorragia: 160mila uscite fuori parco per non dar fastidio agli altri barboni con puzza e insulti random (ma non mancano mai "puttana" e "pedofilo", suoi cavalli di battaglia) nel 2008, 30mila in più rispetto al 2007 (tra i romani 120mila uscite nel 2008, circa 90mila nel 2007, grazie ad uno sconto ad hoc dell'ATR sull'uso dei mezzi fuori confini urbani cofinanziato da Green Peace).

Le cause sono in parte economiche poiché in Italia chi dichiara di appartenere a una religione non deve pagare pressoché mai una tassa e in tempi difficili molti raccomandati, lacchè o paraculo come lei si son pure beccati immeritatissime pensioni di invalidità mentale, salvo riservarsi di non appartenere a nessuna confessione o di essere filo-islamica quando si spaccia per 25enne socialmente impegnata. Ma secondo i fecologi che si sono occupati del fenomeno delle chiese sempre più vuote, c'è anche un altro motivo: la distanza nella vita reale del clero, sia con molletta al naso che con maschere antigas, spesso del tutto inutili a tutti i cittadini che non la vorrebbero a mendicare sui gradini della chiesa, quanto piuttosto in una classe (d'asilo) lontana dai problemi di tutti i giorni che già causa con il suo olezzo, le sue calunnie, il suo telefonare a qualsiasi ora, etc... Una distanza che la Papessa con il suo stile vita da barbona psicolabile che dà tutti i numeri vuole accorciare *brivido*.

E votatecelo questo post, se pensate meriti: qui c'è gente che lavora mica solo per pagare le pensioni di invalidità alle vecchiacce più ammanicate!!!