Letteratura erotica di serie B - Parafrasi
Stavi lì a letto col fallo eretto da circa 20 minuti, il tuo fallo coperto di nivea. Io ero sotto casa tua, ho suonato e ti ho detto: "Sono sotto casa tua, scendi. (grazie al cazzo eri al citofono XD). A quel punto la tua erezione è svanita di botto e il tuo gatto, che tenevi in braccio, è stato catapultato via dalla mancanza d'appoggio. Visto che questa cosa ti ha fatto ribrezzo, hai deciso che forse era meglio scendere a fare due passi e respirare un po' d'aria pulita con me (se si esclude che lei puzza parecchio NDT)
Mi hai stretto la mano (pulendotela subito dopo) , in segno di cordialità che non si nega a nessuno. Non hai lasciato che mi avvicinassi a più di un metro e mi hai guardata con le dita davanti agli occhi come si guarda un film Horror, per comprendere se quella barbona puzzolente fossi io. Accortoti e sinceratoti che fossi proprio io, mi hai chiesto ed intimato di andarmene subito, hai detto che in caso contrario avresti messo da parte la tua cortesia di rito e mi avresti pestata a sangue.
Quando provai ad abbracciarti mi donasti un caldo sputo in un occhio, in strada, spingendomi contro un muro con la testa. Hai schiaffeggiato il mio viso con un bastone alto e duro da strapparmi guance e sopracciglia. In quel momento non avrei dovuto resistere, ma genuflettermi alla tua bellezza e farmi massacrare di botte, subito, in piedi (Ma non si era genuflessa?), prendendo il bastone fra i denti, succhiandolo forte e lasciandoti libero di spingermelo in gola fino in fondo.
Avrei fatto così un favore al mondo, godendo anch'io della bellezza e dell'estasi del trapasso.
Come facevo a sapere che sei uno di quelli che si eccita picchiando? Ebbene sulla mia pelle l'ho capito: l'intensità delle tue legnate era direttamente proporzionale al tuo amore (senz'other!!!).
Non so quanti giorni di prognosi mi attendono, lo dico con la sincerità di queste lacrime che scorrono impedendomi di leggere ciò che scrivo (e si vede pure), ma è stato bellissimo, anzi, dovremmo rifarlo qualche volta!
Ti molesto..
Mi hai stretto la mano (pulendotela subito dopo) , in segno di cordialità che non si nega a nessuno. Non hai lasciato che mi avvicinassi a più di un metro e mi hai guardata con le dita davanti agli occhi come si guarda un film Horror, per comprendere se quella barbona puzzolente fossi io. Accortoti e sinceratoti che fossi proprio io, mi hai chiesto ed intimato di andarmene subito, hai detto che in caso contrario avresti messo da parte la tua cortesia di rito e mi avresti pestata a sangue.
Quando provai ad abbracciarti mi donasti un caldo sputo in un occhio, in strada, spingendomi contro un muro con la testa. Hai schiaffeggiato il mio viso con un bastone alto e duro da strapparmi guance e sopracciglia. In quel momento non avrei dovuto resistere, ma genuflettermi alla tua bellezza e farmi massacrare di botte, subito, in piedi (Ma non si era genuflessa?), prendendo il bastone fra i denti, succhiandolo forte e lasciandoti libero di spingermelo in gola fino in fondo.
Avrei fatto così un favore al mondo, godendo anch'io della bellezza e dell'estasi del trapasso.
Come facevo a sapere che sei uno di quelli che si eccita picchiando? Ebbene sulla mia pelle l'ho capito: l'intensità delle tue legnate era direttamente proporzionale al tuo amore (senz'other!!!).
Non so quanti giorni di prognosi mi attendono, lo dico con la sincerità di queste lacrime che scorrono impedendomi di leggere ciò che scrivo (e si vede pure), ma è stato bellissimo, anzi, dovremmo rifarlo qualche volta!
Ti molesto..
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